In molti siamo purtroppo abituati ad acquistare e bere acqua in bottiglia, del resto è proprio l’Italia a registrarne il più alto consumo al mondo. Tuttavia, l’aumentata sensibilità ambientale e la consapevolezza del benessere e della salute stanno spingendo sempre più famiglie a riflettere sulla reale necessità di questa scelta. La realtà è che solo 3 famiglie su 4, in Italia, si reputano soddisfatte del colore, dell’odore e del sapore dell’acqua del rubinetto (fonte Istat 2023). È utile allora capire se puoi smettere di acquistare acqua in bottiglia e tornare a bere con serenità quella che sgorga dal tuo rubinetto: non solo aiuterai l’ambiente, ma anche il tuo portafoglio e la tua salute. Ecco come scoprire se la tua acqua è buona da bere.
Il primato non lusinghiero di consumatori mondiali di acqua in bottiglia deriva dalla diffusa e ingiustificata convinzione che l’acqua del rubinetto non sia sicura. In realtà, in Italia lo è di certo, visto che viene monitorata di continuo, grazie a controlli regolari e scrupolosi effettuati nei laboratori.
La sicurezza della potabilità dell’acqua del rubinetto: un dato certo
Ecco qualche consiglio per provare a capire se la qualità dell’acqua che esce dal tuo rubinetto è buona.
Verifica i rapporti pubblici sulla qualità dell’acqua
Di solito, gli enti locali o regionali mettono a disposizione del pubblico i risultati delle analisi di laboratorio sull’acqua potabile. Consultare questi rapporti può fornire una maggiore tranquillità.
Analisi visiva
Per determinare la qualità dell’acqua, riempi un bicchiere e osservalo alla luce. Anche se l’acqua potabile contiene sostanze disinfettanti, è importante che sia il più limpida possibile. Se noti delle venature colorate, come quelle rossastre o gialle, potrebbe esserci un accumulo di residui ferrosi nel sistema di tubazioni. Questo potrebbe essere causato da tubature datate e/o dal rilascio di ruggine.
Odore e sapore
L’acqua più buona è in realtà quella che non ha né odore né sapore. Tuttavia, è possibile percepire un leggero sentore di cloro: non preoccupatevi, l’acqua è potabile anche se poco gradevole al palato.
È presente troppo calcare?
Per valutare la presenza di un eccesso di calcare, è sufficiente far bollire dell’acqua in un pentolino: se si nota una specie di patina bianca sulle pareti del contenitore, significa che l’acqua è dura.
Va comunque sottolineato che ciò non compromette la potabilità dell’acqua, ma può conferire alla stessa a livello gustativo una sensazione di pesantezza.
È davvero solo questione di potabilità?
La maggior parte dell’acqua che esce dal rubinetto in Italia è quindi sicura da bere, poiché rispetta tutti gli standard di potabilità (oggi disciplinata dal D.Lgs. 18/2023). Sovente però, questa certezza non basta a farci smettere di acquistare acqua in bottiglia e passare a quella dell’acquedotto. La motivazione risiede nel fatto che, nonostante la potabilità, l’acqua che esce dal rubinetto non è sempre di nostro gradimento. Spesso è proprio il cloro, utilizzato a garanzia della sua salubrità, a renderla sgradevole ad olfatto e gusto.
Ecco allora che a orientare le nostre scelte non è solo sicurezza e potabilità, ma anche e soprattutto il piacere di bere acqua buona. Sappiamo bene quanto sia salutare bere, e per farlo spesso e volentieri occorre avere a disposizione un’acqua pura, trasparente, limpida come appena sgorgata dalla sorgente. Questo, purtroppo, il nostro Comune non può garantircelo: il suo compito è di fare arrivare l’acqua nelle nostre case potabilizzata e sicura. Per migliorare le caratteristiche organolettiche dell’acqua possiamo però scegliere di installare un erogatore.
Migliora la qualità dell’acqua con un erogatore
Quando ci si trova di fronte all’acqua del rubinetto che, pur essendo potabile, non soddisfa il proprio gusto, si possono intraprendere due scelte: acquistare acqua in bottiglia, oppure migliorarla tramite l’installazione di un erogatore. Grazie a questo dispositivo, l’acqua viene affinata, il suo sapore sarà molto più gradevole e le sue caratteristiche organolettiche saranno migliorate, permettendoci di riassaporare il piacere di bere acqua purissima. Questa scelta, oltre ad essere benefica per l’ambiente grazie alla drastica riduzione dell’uso di plastica, si rivelerà anche una fonte di risparmio, eliminando una delle voci di spesa più significative come quella dell’acqua. Per approfondire l’argomento e scoprire tutti i vantaggi di installare un erogatore, leggi questi articoli.
Purificatore acqua: come migliorare la qualità dell’acqua da bere
È potabile, controllata, sicura, sempre disponibile, eppure… non la beviamo! Sto parlando dell’acqua del rubinetto. Il Libro Bianco Valore Acqua per l’Italia 2023, realizzato dallo Studio Ambrosetti e presentato a Milano all’inizio di quest’anno, infatti, rileva che, pur essendo il Paese europeo con la migliore acqua potabile, siamo i primi al mondo per consumi di acqua minerale in bottiglia. Oltretutto il divario con gli altri Paesi europei è notevole: consumiamo il 67% di acqua in bottiglia in più rispetto alla Spagna, che si trova al secondo posto.
Tra i motivi principali che ci vedono in testa a questo triste primato spiccano la scarsa fiducia nella salubrità e il gusto poco gradevole dell’acqua del rubinetto. Tuttavia persistere nel preferire l’acquisto di acqua in bottiglia non solo si dimostra dispendioso, sia in termini economici che di inquinamento da plastica, ma non è nemmeno la soluzione migliore per essere certi della purezza dell’acqua che beviamo.
Cosa fare allora? Installare un purificatore acqua per migliorare la qualità dell’acqua e godere di acqua buona e leggera sempre disponibile (anche se sarebbe più corretto dire erogatore di acqua affinata, visto che l’acqua in ingresso e già potabile) .
Quante volte capita di aprire il rubinetto e vedere l’acqua non proprio trasparente, o magari di berne un sorso e trovarla sgradevolmente amara? Effettivamente può succedere, anche se non significa che l’acqua non sia potabile, è semplicemente una conseguenza del cloro disciolto in essa, in percentuali assolutamente consentite e non dannose. Ecco perché così spesso si preferisce consumare acqua in bottiglia, con tutti gli inconvenienti che però tale scelta si porta dietro: acqua meno controllata rispetto a quella dell’acquedotto, aumento del consumo di plastica e dell’inquinamento che ne consegue, compreso quello dovuto al trasporto delle bottiglie su strada (trasporto che sovente avviene anche in condizioni non consone al materiale di cui sono fatte le bottiglie, il PET, che, se esposto a calore eccessivo, può rilasciare sostanze nocive per la nostra salute
Migliorare il gusto dell’acqua del rubinetto con un purificatore
Ricorrere all’utilizzo di un purificatore d’acqua consente di risolvere sia il problema legato all’esigenza di essere sicuri della salubrità dell’acqua del rubinetto, che quello del suo cattivo sapore.
Intendiamoci: l’acqua della rete idrica è già sicura, visto che per legge è sottoposta a controlli molto rigidi e regolari. Il problema è che proprio la disinfezione cui è soggetta per renderla sicura dal punto di visto microbiologico, può renderla a volte poco gradevole come sapore e odore: la presenza di cloro infatti si può certo percepire!
Inoltre le tubature che la portano nelle nostre case sono talora datate e quindi finiscono per originare particelle solide in sospensione che possono effettivamente dare la percezione di non bere acqua pura. Attraverso un purificatore d’acqua potrai non solo eliminare queste eventuali particelle in sospensione, ma anche esaltare e valorizzare la tua acqua, migliorandone le caratteristiche organolettiche, magari anche refrigerandola o rendendola gassata in base ai tuoi gusti. Si tratta infatti di un dispositivo, costituito da uno o più stadi di filtrazione, da scegliere a seconda delle tue esigenze, in grado di ridurre eventuali sostanze indesiderate con il risultato di migliorare il naturale “sapore” dell’acqua del tuo rubinetto.
Purificatore d’acqua: vantaggi
A prescindere dalla tipologia di filtrazione scelta, il purificatore comporta molteplici vantaggi e per ogni situazione e destinazione d’uso: settore residenziale, ufficio, ho.re.ca., scolastico ecc.
Questi i principali:
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Acqua sicura sempre disponibile Puoi bere senza paura: è acqua della rete idrica, controllata giornalmente e in maniera scrupolosa.
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Acqua più buonaAttraverso i diversi gradi di filtrazione l’acqua verrà affinata e migliorata, eliminando odori, cloro e derivati, metalli pesanti in tracce, solidi sospesi e, volendo, rendendola anche più leggera. Tutto ciò le conferirà un sapore decisamente più gradevole, senza più retrogusti amari e fastidiosi. In più i diversi tipi di purificatori possono erogare acqua per tutti i gusti: liscia, gassata, fresca o a temperatura ambiente… insomma ognuno può scegliere la sua acqua preferita.
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Risparmio economicoNon acquistare più bottiglie d’acqua consente un taglio alle spese domestiche o professionali: l’acqua del rubinetto costa assolutamente meno di quella in bottiglia.
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PraticitàNiente più ricerca di spazi da adibire allo stoccaggio di scorte d’acqua, a casa come in ufficio, e basta faticare nel trasportare pesanti casse d’acqua dal supermercato a casa o nell’ambiente di lavoro.
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SostenibilitàPensa alla drastica riduzione della produzione di rifiuti in plastica, soprattutto in un periodo come questo, in cui salvaguardia dell’ambiente ed emergenza climatica sono ogni giorno sotto ai nostri occhi.
Se volessimo sintetizzare in una parola sola tutti i plus di un sistema di purificazione d’acqua, questa potrebbe essere: fiducia.
Installare un purificatore è infatti il modo ideale per tornare ad avere fiducia nell’acqua dei nostri comuni, e attraverso questa fiducia potersi orientare verso scelte sostenibili e convenienti. Ovviamente le opzioni sono diverse, non esiste un’unica soluzione che vada bene per tutti: la scelta del depuratore varia a seconda dell’acqua che si desidera avere. Esistono tecnologie di filtrazioni differenti, ognuna delle quali si adatta a diverse esigenze.